Conto Corrente, da settembre cambia tutto: a chi verrà addebitata questa tassa
Il conto corrente è uno strumento fondamentale e oggi nessuno può farne a meno, vista la possibilità maggiore del pagamento con carta in tutti gli esercizi e gli e-commerce. Da settembre però tutto cambia e ci sono delle novità che metteranno a dura prova i nervi dei correntisti, già provati da tutti i rincari di questo ultimo anno.
Scopriamo insieme di che cosa si tratta?
Conto Corrente, da settembre cambia tutto: a chi verrà addebitata questa tassa
Che cos’è un conto corrente
Il conto corrente è uno strumento che consente di versare e prelevare i propri soldi, tenuti al sicuro da una Banca o dalle Poste. In Italia si identifica con le coordinate bancarie IBAN (27 cifre di codice alfanumerico). A seconda del tipo di contratto, ogni tre o sei mesi la banca invia al correntista l’estratto conto – che oggi è possibile verificare anche online – dove si possono notare le spese effettuate e tutti i soldi che sono stati versati. Insieme a queste voci, se en trovano altre che indicano le spese per mantenere il conto in attivo e altre accessori.
Conto corrente novità di settembre
Il mese di settembre è sempre quello ricco di novità e rivoluzioni, non sempre positive soprattutto se riguardano il conto corrente. Ricordiamo infatti che grazie a questo strumento si può ricevere lo stipendio, versare del contatante, addebitare le varie utenze ed effettuare dei pagamenti di varia natura.
Alcuni correntisti nel mese di settembre avranno una sorpresa non gradita, infatti insieme all’estratto conto arriverà la trattenuta trimestrale della quota inerente l’imposta di bollo del conto corrente personale. È un’imposta introdotta nel 2012 ed è fissa, per tutti i titolari di un conto corrente che siano fisici o meno.
L’imposta di cui sopra per i conti correnti è:
- Per le persone fisiche Euro 34,20
- Per tutti gli altri soggetti – come società o enti per fare un esempio – Euro 100,00.
L’imposta si effettua nel momento in cui si estrae l’estratto conto, per il rendiconto o anche in caso di apertura/chiusura del conto stesso nel corso dell’anno.
È bene precisare che questa imposta non si paga se il valore in giacenza è meno dei 5.000 euro, inoltre non viene versata direttamente dal titolare del conto. Sarà compito della banca prelevare la somma del conto e poi versarla allo Stato: il consiglio è di chiedere alla Banca se ci sono promozioni particolari che offrono la possibilità di non versare l’imposta.