Somme prescritte dai libretti postali dormienti: come recuperarle
Di recente sono scaduti i tempi standard per recuperare i libretti postali dormienti. Operazione questa, più volte segnalata da Poste, che ha messo in guardia a più riprese l’utenza in merito all’estinzione di libretti postali non utilizzati per lunghi periodi. Scopriamo all’interno dell’articolo di oggi se è possibile recuperare le suddette somme oltre le tempistiche fissate allo scorso 21 giugno che, altrimenti, verrebbero riallocate nel fondo Consap.
Somme prescritte dai libretti postali dormienti: come recuperarle
Libretti postali: cosa sono
I libretti di risparmio emessi da Poste Italiane sono considerati uno strumento di risparmio a basso rischio, dove il titolare ha la garanzia di un prodotto non soggetto a rischi di mercato perché garantiti dallo stato ed emessi direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il libretto di risparmio postale ha una lunghissima storia: la loro prima disposizione risale al 1875. Il prodotto, nel corso degli anni si è evoluto “digitalizzandosi” anche nella versione dematerializzata, e gestibile in tranquillità dall’utente tramite il portale online o dall’app BancoPosta.
Libretti dormienti. L’intervento di Poste
Se parliamo in termini di date, è proprio dallo scorso 21 giugno 2022 che Poste ha avviato l’operazione di disattivazione dei libretti dormienti, ma quando un libretto postale è considerato tale? Secondo le direttive di Poste italiane, un libretto è cosiddetto “dormiente” quando nell’arco di 10 anni su di un libretto con cifre di 100 euro o superiori non sono stati fatti movimenti di sorta.
In ogni caso, Poste non ha intrapreso iniziative in segreto, ma previo contatto degli utenti interessati tramite gli ultimi canali aggiornati disponibili, al quale l’utente ha avuto 180 giorni di tempo per rispondere ed evitarne la chiusura con un movimento sul libretto, recandosi in ufficio postale per aggiornare il censimento.
Per tutti i libretti che sono stati prescritti nella suddetta data del 21 giugno 2022, entro e non oltre il 30 novembre di questo stesso anno è possibile intervenire in ufficio postale per evitare che sia assorbito nel fondo Consap.
Il denaro eventualmente presente sui libretti estinti oltre tale data, verrà poi inevitabilmente trasferito come da direttive dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 nel fondo gestito da Consap.