Reddito di Cittadinanza, De Luca a muso duro: “C’è chi integra con lavoro nero e imbrogli”
Sul Reddito di Cittadinanza, il Governatore De Luca non ha alcun freno e durante la sua diretta web sbotta evidenziando di non credere ai dati forniti dall’Istat. E quale sarebbe la soluzione secondo lui?
Reddito di Cittadinanza, De Luca a muso duro: “C’è chi integra con lavoro nero e imbrogli”
De Luca sbotta in diretta web sul Reddito di Cittadinanza
Il Governatore De Luca ha tenuto una diretta web e ha parlato, tra le tante cose, anche del Reddito di Cittadinanza mettendo uno stop netto:
“In Italia dovremmo fare una operazione verità. Fermo restando l’aiuto vero alla povera gente. Non bisogna erogare nessun contributo se non c’è disponibilità a lavorare o a fare formazione professionale. Non possiamo educare una intera generazione al parassitismo”
Secondo il Governatore della Campania non si può andare avanti in questo modo, puntando il dito contro il Reddito di Cittadinanza che era stato introdotto dall’ex Governo Conte. Durante la diretta precisa che i contributi per gli italiani esistevano anche prima del Reddito, con aiuti alle famiglie, come il reddito di inclusione che aveva un fondo di 3 miliardi di Euro.
Vincenzo De Luca mette l’accento sul metodo di erogazione, infatti quello di inclusione veniva consegnato direttamente dai Comuni a seguito di una verifica sul reddito familiare. Il processo consentiva di evitare imbrogli ed era un buon scudo per aiutare le famiglie bisognose.
“Non credo all’Istat, in Italia i poveri veri non sono più di 3 milioni”
Durante la sua diretta web, il Governatore De Luca sbotta ulteriormente anche sui dati rilasciati dall’Istat, perché non crede che ci siano 5 milioni di poveri assoluti e 7 milioni di relativi.
Secondo De Luca i dati non corrispondono alla verità, perché in Italia ci sono diverse forme per integrare un reddito tra lavoro nero e imbrogli.
Durante il suo discorso al Web, De Luca tocca dei temi forti e usa anche termini precisi al fine di poter arrivare dritto alla nazione. Nel discorso conclusivo ha voluto mettere l’accento sulla Crisi di Governo che sta attraversando il Paese da alcuni giorni e di come – sicuramente – non ci sarà una via d’uscita immediata.
Sempre secondo le parole di De Luca, il Parlamento è stato sciolto dal Presidente Mattarella:
“Ma il voto di ‘sfizio’ che ci siamo regalati 4 anni fa e ha dato ai M5S il 33% dei voti si è tradotto in un disastro di proporzioni inimmaginabili”
Vincenzo De Luca continua ad evidenziare di come all’Italia serva una certa stabilità e che ora, con la nuova crisi, ci saranno nuovi scossoni da prevedere e supportare.
