Lavoro, si parte con la “settimana corta”: ecco chi inizierà da gennaio
Alcune aziende ma anche molte grandi multinazionali come il gruppo Intesa San Paolo, si stanno avviando ad affrontare un esperimento del tutto innovativo in Italia per il mondo del lavoro. L’idea è quella di ridurre le giornate lavorative per dare più opportunità alle persone di avere tempo libero da dedicare a se stessi, ai propri affetti ed alle proprie passioni. Scopriamo tutto all’interno dell’articolo di oggi.
Lavoro, si parte con la “settimana corta”: ecco chi inizierà da gennaio
All’estero l’idea della settimana corta è già realtà, in poche parole si riescono a fare tutte le ore lavorative di una settimana e in meno giorni. Ci sono molte aziende che hanno adottato questo metodo come banco di prova, e una volta constatati i risultati positivi e la fattibilità, hanno utilizzato il sistema in maniera fissa.
Naturalmente dal punto di vista dello stipendio non cambierà nulla, saranno le ore e le giornate da contratto iniziale, ma adesso riorganizzate in modo diverso così da dare la possibilità a tutti di avere un giorno in più libero a settimana. L’idea dell’istituto bancario è quella di lavorare sempre 36 ore a settimana per un totale di 9 ore al giorno, distribuite su 4 giorni, e si avrà la possibilità di avere ben tre giorni liberi a settimana di cui sicuramente sabato e domenica, e poi un altro giorno a scelta.
Un altro cambiamento è il più ampio utilizzo dello Smart working che abbiamo imparato a conoscere ampiamente durante il periodo della pandemia, Ma che ad oggi viene visto come uno strumento per semplificare la vita del lavoratore, creando un equilibrio tra dovere lavorativo e vita familiare.
Bisogna dire che nonostante si lavori da casa, l’azienda ha pensato comunque di rimborsare i propri dipendenti con un buono pasto giornaliero dal valore di €3,00 al giorno anche in virtù del fatto che oggi purtroppo l’energia costa di più.
La sperimentazione per questa nuova proposta partirà da gennaio e coinvolgerà ben 200 filiali. È importante sottolineare però che al momento sono ancora aperte le trattative con i vari sindacati per illustrare e adottare la settimana corta con tanto di rimborso in buoni pasto, affinché questo possa portare ad una vera disconnessione e conciliazione della vita personale da quella lavorativa.