Per licenziamento senza giusta causa si intende la perdita del posto lavorativo in seguito a fatti o eventi che appunto non hanno una giustificazione giuridica e non è supportato neanche da un inadempienza degli obblighi che si assumono durante l’accettazione del lavoro. Ma in uno scenario del genere è possibile perdere il TFR? Scopriamo cosa prevede la legge in merito.
Si può perdere il TFR dopo licenziamento senza giusta causa? Cosa dice la legge
Sembra una casistica strampalata ma purtroppo accade che il datore di lavoro – un po’ troppo suscettibile – decida di sbarazzarsi di un dipendente senza un motivo valido ben preciso. Ma in questi casi non bisogna temere di difendere i propri diritti, e ricorrere al parere di un legale per far valere il proprio operato verso l’azienda che non ha valorizzato il lavoro del dipendente. Quello che si può fare naturalmente è fare causa all’azienda, e cercare di ottenere tramite un giudice la tutela più giusta per il lavoratore ingiustamente licenziato, tenendo presenti le irregolarità commesse dall’azienda. La prima cosa da fare quindi, sarà impugnare il licenziamento.
Tre le varie contestazioni che un’azienda può inviare al lavoratore, il provvedimento più serio è sicuramente il licenziamento. Si hanno 60 giorni dalla ricezione dello stesso per segnalare eventuali dissensi, ed entro 180 giorni va presentato il ricorso al Tar.
Ma cosa succede al TFR?
Con il Jobs act ci sono state molte modifiche alla legge Fornero ,ma restano fuori dalla riforma le 3 diverse tutele per i lavoratori, e quindi, vediamo quali :
1 Se il fatto descritto nel provvedimento sanzionatorio non sussiste, il licenziamento si riterrà nullo.
2 se il fatto sussiste ma il licenziamento sembra essere comunque un’esagerazione, il giudice conferma la fine del rapporto di lavoro ma condanna il datore di lavoro al pagamento di un risarcimento, la somma riconosciuta sarà il doppio di uno stipendio mensile utile per il TFR che varia da 4 a 24 mensilità decise dal giudice.
3 Se il datore di lavoro non ha rispettato neanche l’iter di licenziamento, allora il dipendente avrà diritto a un’indennità pari alla retribuzione del TFR per ogni anno di servizio da 2 a 12 mensilità.
Se per legge o per volontà del datore di lavoro il dipendente ingiustamente licenziato dovesse essere reintegrato, il lavoratore è tenuto a restituire la cifra che ha ricevuto fino a quel momento.