Reddito di Cittadinanza: attenti all’obbligo di presentarsi al centro per l’impiego. Novità da marzo
Un un contesto simile come quello nel quale stiamo vivendo – vessato da venti di guerra – da un economia ormai distrutta dall’emergenza pandemica e non in ripresa visto l’aumento di molte materie prime, per molte famiglie è diventato un fattore decisivo quello di tutelare le eventuali entrate economiche, tra queste c’è anche il Reddito di Cittadinanza
Reddito di Cittadinanza: attenti all’obbligo di presentarsi al centro per l’impiego. Novità da marzo
A onor della cronaca dobbiamo dire che nonostante il reddito non piaccia a molti scettici è un dato di fatto che durante questi durissimi 2 anni sia stato fondamentale e in alcuni casi provvidenziale per alcune famiglie stremate dalla crisi.
A tal proposito abbiamo i dati di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che evidenzia una situazione alquanto drammatica nella quale versano molte famiglie.La legge di bilancio del 2022 ha apportato nuove modifiche al reddito di cittadinanza entrate in vigore proprio dal mese di marzo, scopriamo di cosa stiamo parlando.
Sembra proprio che la novità più significativa sia quella dell’obbligo per percettori di recarsi mensilmente al centro per l’impiego della propria zona di residenza per vedere se ci siano offerte di lavoro possibili, nel caso l’obbligo non venga rispettato sembra proprio che si potrebbe arrivare alla perdita del sussidio.
Bisogna dire però che al momento, nonostante l’obbligo sia in essere già da gennaio pare proprio che i centri dell’impiego siano nel caos e attendano dal governo qualche indicazione essenziale per capire come fare rispettare l’obbligo e da quanto partire effettivamente.
Nonostante sembri proprio di brancolare nel buio vi consigliamo comunque di fare una capatina mensile al vostro centro per l’impiego, per scongiurare, nel dubbio, eventuali brutte sorprese.
Infatti sia per Gennaio, che per Febbraio e Marzo non si sa se potrebbero esserci controlli sulla corretta applicazione del nuovo obbligo introdotto dal governo Draghi, ma nel dubbio è meglio farsi trovare informati.