Inflazione: come difendere i risparmi? Cosa devi sapere
Con l’inflazione in atto e con gli attuali rincari dei beni alimentari e della materia
energetica, è bene mettere in atto una strategia di investimento e di protezione del
risparmio ad hoc. Secondo le stime di Repubblica tenere 10.000 euro fermi sul
proprio conto corrente, tra un anno ne varranno poco più di 9.200 euro, se il trend
inflazionistico continuerà a crescere a ritmi esponenziali. Nell’incertezza economica
che caratterizza l’attuale scenario macroeconomico globale tenere i soldi fermi sul
conto corrente potrebbe portare ad una perdita di valore, per questo è bene correre
ai ripari e trovare una strategia che consenta di proteggere i risparmi.
Inflazione: come difendere i risparmi? Cosa devi sapere
Inflazione “galoppa” e preoccupa i risparmiatori
Nel mese di luglio il tasso di inflazione si è attestata intorno a otto punti percentuali
e questo trend “pesa” sul risparmio accantonato sui conti correnti. Secondo Fabi,
Federazione autonoma bancari italiani, il risparmio degli italiani a fine anno 2021
supera i 5.256 miliardi di euro ed i depositi delle famiglie e delle imprese italiane
sono incrementati raggiungendo la soglia dei 59 miliardi rispetto a 12 mesi prima.
Queste cifre fanno riflettere e ci fanno pervenire alla conclusione che la propensione
al risparmio sia in aumento.
La forma di allocazione del risparmio maggiormente prediletta dagli italiani rimane
la liquidità, nonostante il Governo negli ultimi anni abbia intrapreso politiche volte a
disincentivare l’uso del contante. Le polizze assicurative ramo vita hanno subito un
incremento del +78%, mentre a subire un netto calo sono altri prodotti e strumento
del risparmio, ovvero le obbligazioni (- 67 punti percentuali). Se l’inflazione
continuerà a galoppare nei prossimi mesi, come si potrà tutelare i risparmi
accumulati sui conti correnti?
Inflazione e risparmio: come tutelare i soldi sul proprio conto corrente?
Con un tasso di inflazione in crescita e con un clima di incertezza economica globale,
molti intermediari del credito hanno aumentato i rendimenti sui conti di deposito. I
risparmiatori possono optare tra conti deposito vincolati e conti deposito liberi.
Con il conto deposito vincolato, i risparmiatori possono “proteggere”
maggiormente i propri risparmi dato che questo strumento garantisce tassi di
interesse più elevati a fronte di un impegno a non movimentare il risparmio
depositato sul conto corrente. Per quanto concerne i conti deposito liberi, il
rendimento è inferiore, ma non è previsto alcun “vincolo”. Altro strumento che
consente di proteggere i propri risparmi sono i buoni fruttiferi postali, che
beneficiano di un’aliquota agevolata pari al 12,5% sui guadagni e sono esenti
dall’imposta di successione.