Buoni fruttiferi: se hai questo tienilo ancora. Guadagni fino a 65.000€
Il buono postale è sempre stato oggetto di interesse da parte dei risparmiatori, tenendo in considerazione che uno in particolare – ancora in lire – potrebbe far guadagnare una somma sino a 65mila euro.
Scopriamo insieme di che cosa stiamo parlando?
Buoni fruttiferi: se hai questo tienilo ancora. Guadagni fino a 65.000€
Buoni postali, perché sono un ottimo investimento?
L’inflazione influisce sul singolo risparmiatore e ci sono vari ragionamenti che possono evidenziare metodologie diverse di guadagno. Cosa vuol dire? Nella maggior parte delle volte, le rendite devono essere protette dall’aumento dei prezzi e anche dal potere di acquisto di alcuni redditi. Questa particolarità non riguarda rendite e affitti, perché nel tempo il valore di acquisto andrà a scemare notevolmente.
Un esempio? Un risparmio di 100.000 euro porta all’acquisto di beni e servizi di diversa tipologia. Questi negli anni potranno rendere in maniera diversa anche a seconda dell’inflazione, facendo diminuire i vari risparmi.
Sempre per fare maggiore chiarezza, se in 10 anni il rendimento è stato del 20% con inflazione al 10% – il risultato non è altro che un 10% di rendimento netto. Bisogna sempre tenere conto del costo della vita, delle variabili e di tutto quello che accade intorno anno dopo anno.
Il consiglio è di affidarsi ad un consulente finanziario serio, che possa guidare attraverso l’investimento dei risparmi tenendo conto dell’inflazione. Ed è qui che entrano in scena i buoni postali, un tempo ottimi per permettere ai vari consumatori di ottenere una crescita fissa o variabile annua.
Dopo tanti anni, i consumatori che sono stati colpiti dalla crisi hanno deciso di scambiare i buoni e ottenere finalmente i frutti in denaro. In pochi lo sanno, ma ce n’è uno che vale sino a 65 mila euro: scopriamo insieme di cosa stiamo parlando?
Buono postale da 65mila euro, di cosa si tratta?
Ci sono dei buoni postali che possono avere un valore sino a 65mila euro. Lo racconta un caso accaduto proprio in Italia che ha allertato i consumatori: in tanti, infatti, sono corsi in posta per ritirare i buoni postali di proprietà.
Per capire bene la storia bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo sino al 1989, quando un uomo italiano ha acquistato un buono postale con valore di 5milioni di lire.
Dopo alcuni anni si è recato alla posta e, secondo i calcoli che aveva fatto, avrebbe dovuto incassare 65mila euro. L’ente ha però dichiarato che il buono valesse solo 28mila: l’uomo è corso ai ripari denunciando la posta e ha ottenuto ragione da parte del Tribunale di Torino.