Successione: l’iter se non è presente un testamento
Non tutte le persone quando sono in vita scelgono di fare testamento, alcuni vedono il momento del trapasso come qualcosa di lontano e spesso non ci pensano affatto, ma diciamola tutta, sarebbe la soluzione migliore per chi resta, visto che proprio chi resta è destinato ad ingaggiare lotte con il resto della famiglia per avere quel che è la propria parte di proprietà.
Successione: l’iter se non è presente un testamento
Sappiamo tutti che le dispute tra parenti per l’eredità sono tante, e con frequenza anche nelle migliori famiglie. Senza dubbio restano delle situazioni al quanto spiacevoli che a volte non abbiamo neanche la forza di affrontare.
Fortunatamente non siamo tutti uguali, ci sono ancora persone che restano segnate quando perdono una persona cara, per metabolizzare il lutto hanno bisogno di più tempo o non sono avvezze a lotte per beni materiali.
Per fortuna però il codice civile ci viene incontro anche in queste situazioni. Nella successione in cui non è presente un testamento si parla di successioni legittime descritte dall’articolo 457. L’eredità spetta ai figli ed al coniuge, in caso di figlio unico naturalmente tutto va diviso tra il figlio e il coniuge mentre in presenza di altri figli 2/3 del patrimonio sono da dividere tra i figli mentre un terzo spetta al coniuge.
Nel caso in cui la persona defunta non abbia avuto figli, allora i suoi beni andranno divisi anche con i fratelli, ed eventualmente i genitori ancora in vita potrebbero avere per legge diritto ad un quarto dell’Eredità.
Dunque questa è la divisione che fa la legge tra gli eredi quando non vi è presente un testamento, che, ricordiamo, è sempre lo strumento preferibile perché esprime concretamente la volontà della persona che ci ha lasciato, andando così ad evitare tutte le problematiche relative al caso, rimostranze e lunghe beghe.