Prorogato divieto di vendita su questo amato prodotto ittico. “Risulta contaminato”
È stato purtroppo prorogato il divieto di vendita e consumo destinato all’alimentazione umana un prodotto ittico molto amato da tantissime persone. Il monito è stato pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della Salute, ed i motivi addotti sono gravi: il pescato risulta contaminato da agenti inquinanti. Scopriamo tutto nell’articolo a seguire.
Prorogato divieto di vendita su questo amato prodotto ittico. “Risulta contaminato”
Il ministro della salute Speranza ha apposto la sua firma – giorni fa – sull’ordinanza ministeriale che rinnova il diniego al consumo dell’anguilla del Lago di Garda. I motivi sono ben chiari: ulteriori analisi hanno comprovato la contaminazione del pescato da agenti inquinanti presenti nelle acque.
Purtroppo questo determinato prodotto ittico è stato già messo al palo nel 2011, dove la precedente ordinanza ne vietava la vendita a causa dei predetti motivi.
L’ultima ordinanza è decorsa dallo scorso 20 giugno 2022, e sancisce che – purtroppo – nulla è cambiato dal precedente, il pesce risulta ancora non idoneo al consumo destinato agli esseri umani.
Anguille: un prodotto tipico della gastronomia italiana
Le anguille sono da sempre molto ricercate per la preparazione di numerosi piatti tipici della tradizione italiana. Non si contano di fatto i piatti tipici preparati con questo pesce. E la zona del Lago di Garda ne è un bacino di produzione importante in ambito italiano. Purtroppo la contaminazione da diossina ed altre sostanze nocive ne impedisce la commercializzazione.
I danni per l’economia ittica locale di certo non sono trascurabili; a lungo andare, il rischio al quale si incorre è l’abbandono dell’attività di tutte quelle aziende che orbitano intorno al pescato nazionale d’eccellenza, col conseguente calo dell’impiego di manodopera impiegata nell’itticoltura e nella gestione della produttività del pescato derivante dalla zona del Lago di Garda. Le soluzioni destinate all’arco della Pubblica Istituzione non sono molte. Purtroppo l’inquinamento globale non lascia scampo, e l’incidenza sull’economia diviene sempre più inevitabile.