Hai ancora qualche vecchia 20 lire? Fino a 16.000 di valore per questo esemplare
Grazie ai collezionisti ed agli appassionati di numismatica, anche una monetina da 20 lire alla quale non abbiamo mai dato peso più di tanto – ne quando era in vigore le vecchie lire, ne tanto meno ora – può diventare una vera e propria miniera. Vi consigliamo di cercare tra i vostri ricordi, o in qualche portafogli dimenticato se per caso avete una tra queste particolari monete da venti lire, potrebbe fruttarvi davvero un bel gruzzolo.

Hai ancora qualche 20 lire? Fino a 16.000€ di valore per questo esemplare
Sono state coniate per la prima volta nel 1861 dalla zecca di Torino e ad oggi la moneta da venti lire è ritenuta rara. Esistono però tante versioni delle monete da venti lire, coniate anche con materiali diversi, ma quelle a cui dobbiamo fare più attenzione sono sicuramente le monete risalenti al periodo di Vittorio Emanuele II e di Umberto I .
Le venti lire risalenti al periodo di Vittorio Emanuele II hanno grande valore ad oggi perché sono state coniate nel 1861 un periodo davvero particolare per la nostra storia, e sono state prodotte in quantità molto ridotte.
La moneta è stata riprodotta a partire dal 1861 fino al 1870 e prima fra tutte fu la zecca di Torino a coniarne, alla quale poi si aggiunsero quella di Milano e infine quella di Roma. Ma tornando alla moneta, su una delle due facciate si trova il ritratto di Vittorio Emanuele II mentre dall’altro ritratto lo stemma sabaudo circondato dalla scritta Regno d’Italia.
Parliamo di una moneta dal grande valore storico, i pezzi ricercati sono coniati per una quantità di 3427 esemplari ma stiamo parlando dei primissimi conii della zecca di Torino, che risultano essere molto ambiti proprio perché coniati all’inizio del Regno d’Italia. Dunque vi parliamo di una moneta dal grande valore storico, ma andiamo a vedere cosa la rende particolare realmente.

Come sempre ciò che rende degna di interessi una moneta è la rarità e l’anno di conio ma soprattutto la condizione in cui essa viene ritrovata. Se conservata in buone condizioni, una moneta risalente al 1861 può valere dai 700 ai €1000. La moneta invece risalente all’anno 1883 invece se la condizione di fior di conio può valere anche a €3000.
I pezzi clou sono le versioni delle monete da 20 lire di prova con sopra incise immagini commemorative che hanno un valore ben più alto di quelli che vi abbiamo appena elencato, ma andiamo a vedere:

La moneta da venti lire “Littore” prodotta a partire dal 1927 fino al 1928 che su di un lato riporta la figura di Vittorio Emanuele II e sull’altro presenta l’immagine del Littore col fascio che porge il saluto romano all’Italia seduta.
Questa è la più pregiata e ricercata dai numismatici, e stiamo parlando di una versione di prova che sui siti di aste come Ebay o Etsy ha raggiunto e può tranquillamente raggiungere il valore di €16000.