Banconote in lire: la 50.000 lire che vale una fortuna!
Alcune banconote da 50.000 lire valgono davvero un tesoro, e gli appassionati di numismatica
sono sempre alla ricerca di rarità da tenere gelosamente custodite nelle loro collezioni, vediamo
quali sono queste 50.000 lire tanto ambite!
Banconote in lire: la 50.000 lire che vale una fortuna!
All’epoca del Governo di Aldo Moro, la zecca iniziò a stampare queste banconote, e le immise
in circolazione insieme a quelle da 100 lire con il Ministro del Tesoro Emilio Colombo.
Le banconote in questione
Sono di colore viola, e ne vennero state stampate quattro serie in circa 32 anni di storia: tra
cui Leonardo, Volto di Donna, Bernini di primo e secondo tipo; nel 1997 doveva essere in
uscita anche una quinta versione con il ritratto di Ugo Foscolo sul retro della banconota, ma non
venne mai messa in circolazione. Però al museo della lira della Banca D’Italia di Roma sono
stati esposti i bozzetti.
Su Ebay ad oggi queste banconote vengono vendute a cifre molto alte, partono dai 410€ se
vengono acquistate subito e ci riferiamo a quelle del Bernini con questa dicitura R4
FDC/UNC, invece quelle con il Volto Di Donna partono dai 700€, mentre quelle di Leonardo
del 1967 F.D.S. RARO 3A al momento in cui stiamo scrivendo possono arrivare a 2499,99€.
Tra le banconote rare ci sono anche alcune che raffigurano il volto di Gian Lorenzo Bernini, e
valgono tra i 200€ e i 1000€, esse hanno davvero un grande valore per due motivi: uno è
legislativo, questo perché ultimamente, tramite una sentenza della Corte Costituzionale, la norma
salva Italia che fu approvata dal Governo Monti anticipò all’anno 2011 l’ultimo termine per
poter convertire le banconote delle vecchie lire in euro, invece il secondo motivo riguarda
appunto la sua rarità, perché queste banconote del Bernini potrebbero avere un valore che
oscilla tra i 300 e i 1.000€, come quelle stampate negli anni 80.
La prima 50 mila lire di Bernini uscì appunto negli anni Ottanta e aveva un filo metallico di
sicurezza, con il monogramma della Banca D’Italia e sulla filigrana la testa dello scultore
famoso. Fu stampata dal 1984 sulla carta che aveva delle fibrille fluorescenti, invece il
secondo tipo è leggermente diverso lo sfondo è stato diversamente per non farla falsificare,
e i fili metallici sono stati raddoppiati, e sotto al collo è presente il nome e il cognome
dell’artista.